sabato 24 aprile 2010

A "little" problem.


Qual è il "little problem"?
E' un certo "Diritto Costituzionale".
Già. Io e il diritto costituzionale abbiamo una relazione, aperta e complicata, da ormai quasi tre mesi. (eh, il gergo di facebook ha contagiato tutti. Non che sia una bella cosa, ma si è impossessato anche di me.)
Insomma. Mi piace. Ma abbiamo ancora qualche piccolo problema.
Ci sono argomenti che capisco al volo. E allora divoro il capitolo. So quello che c'è scritto e che dovrò dire in sede di esame alla perfezione. Ma poi ci sono anche capitoli che proprio non riesco a portare a termine. E mi restano solo dei vuoti pazzeschi, incolmabili. E magari ci torno sopra. Ma il vuoto resta.
Ecco. Mi piace. Ma non del tutto.
Però come si fa? Come faccio a farmi piacere ogni singola parte del libro? Come faccio a sapere tuttotuttotutto (va beh dai, quasi tuttotutto) per l'esame?
Non che punti alla perfezione, ma un voto quantomeno decente lo vorrei.
Ma no. Ci sono degli argomenti che proprio non entrano in questa testaccia. Purtroppo.

E alla fine siamo anche riuscite a tornare, per fortuna!

Mesi che vuoi andare via qualche giorno. Basta un weekend.
Mesi che pensi a dovecomequando andare.
E poi parti. Finalmente.
Destinazione Valencia.

Arrivi. Ti sistemi in hotel. Il giorno dopo cominci a girare la città.
Plaza de Toros. L'Ayuntamiento. La Lonja. La cattedrale. Il mercato.
La Ciutat de las Artes y la Ciencias. Il Bioparc. Il mare.

Poi arriva il giorno della partenza.
Sei contenta di essere stata fuori. Di aver visto un posto nuovo.
Però sei contenta anche di tornare a casa.
Sapendo del caos voli per l'eruzione del vulcano in Islanda guardi tutti i tg possibili e immaginabili. L'ultimo appena prima di uscire per andare in spiaggia. Areoporti riaperti. Bene.

Ma. Ma. Ma. Surprise! Indiscrezioni da qualche parente danno il volo per cancellato.
Ecco. Ci mancava solo questa.
Vai in areoporto. Senza passare dall'hotel chè è inutile portarsi dietro 50 chili di valigie quando non sai se partirai o no. Arrivi. Il tabellone segna il volo come attivo. La signorina al desk della Ryanair però non è della stessa opinione e ti dice che è cancellato. C'è posto su quello di giovedì. Cioè 4 giorni dopo.
Altre persone nella tua situazione ti dicono che stanno organizzando un pullman. Aspetti per sapere secomequandoedadove parte. Alla fine non se ne fa nulla.
Vai in albergo a prendere le carte di imbarco e torna in areoporto.
La signorina ti dice che sul volo del giovedì non c'è più posto. Ce ne sono due su quello del venerdì. Noi siamo tre. Alla fine ne prendiamo uno del giovedì diretto in un'altra città. Saremo a casa il venerdì dopo volo e tre ore di treno. Sempre meglio che niente.

Ma. Ma. Ma. Surprise un'altra volta! Il giorno dopo vai sul sito della Ryanair per vedere di preciso l'orario del tuo nuovo volo e in home page vedi che sono già stati cancellati anche alcuni voli del tuo giorno. Scorri la pagina, leggi tutta la lista. Preghi che no, il tuo sia ancora attivo perchè cavolo, vuoi andare a casa!!! E invece. C-a-n-c-e-l-l-a-t-o. Anche questo. NO.

Perfetto. Che si fa?? Si aspetta il giovedì?? Si cerca un mezzo alternativo??
Opti per la seconda e ti metti all'opera.
Treni. Pullman. Macchine a noleggio. Le pensi tutte.
E alla fine l'unica cosa che trovi è: traghetto da Barcellona a Civitavecchia.
Il che vuol dire: 3 ore e mezzo di treno per andare a Barcellona, oltre 20 ore di traversata e 3 ore e mezzo di macchina per essere a casa da Civitavecchia.
Non hai molte alternative. O ti spari 33 ore di viaggio. O rimani lì e chissà quando riparti.
Bene. In marcia. Partite da Valencia alle 14 del mercoledì, arrivate a casa alle 23 del giovedì. Insomma, un viaggetto da nulla
.

Però finalmente siamo a casa. E questo è l'importante. Il resto è un dettaglio (anche se mentre "dormivi" su quella cavolo di poltrona non ti sembrava mica tanto un dettaglio!).

A parte questo.
FOTOFOTOFOTO. :)










mercoledì 14 aprile 2010

Primavera




Un fiore non è niente di speciale. Lo so.
La Primavera è solo una stagione. So anche questo.
Però.
Però è la mia stagione preferita. Perché mi mette allegria. Anche più dell'estate.
Non c'è una ragione precisa, però anche in questi giorni, che non ho proprio nulla per cui essere allegra, lo sono. Tutta "colpa" delle giornate più lunghe, dei colori, del sole.
Beh, meglio così. Menomale che è arrivata.
:)

domenica 11 aprile 2010

C'era una volta un blog.

Una volta avevo un blog. Lo avevo creato una domenica pomeriggio come tante, in cui ero chiusa in casa per non si sa bene quale ragione. Era due anni e mezzo fa. Era un periodo "un po' così", un periodo nè bello nè brutto, un periodo senza avvenimenti degni di nota, un periodo di stallo. Ma il caro blog è durato poco. All'inizio ci scrivevo spesso, poi sempre meno. Finchè un giorno l'ho eliminato del tutto. Un po' perchè mi era venuto a noia, un po' perchè ero cambiata tanto, forse troppo, e tutto quello che c'era scritto non aveva più senso.
Ora ne ho un altro. Anche questo nato in una domenica pomeriggio passata in casa. Anche questo nato in uno dei miei periodi "un po' così". Però speriamo che questa volta duri di più, che riesca a tenerlo aggiornato costantemente e che non lo abbandoni dopo due giorni come faccio di solito con un sacco di cose. Ce la farò??

By the way. Mi chiamo Francesca. Sono al primo anno di Giurisprudenza ma sto meditando il passaggio a Scienze politiche. Mi piace viaggiare, mi piace la moda, mi piace la fotografia. Sono incasinata. E spesso non mi capisco nemmeno io. E poi sono tremendamente disordinata, la mia camera sembra perennemente un campo di battaglia. A volte sono stronza. A volte troppo buona. Spesso rompiscatole. Non ho vie di mezzo in niente. E sono egocentrica.
Ok, penso che come prima descrizione possa bastare. :)